Monitoraggio vini di qualità della Provincia Torino

Sono molteplici le iniziative messe in atto dalla Camera di Commercio di Torino per valorizzare la produzione enologica della provincia. Per poter meglio conoscere e quindi promuovere è nato un sistema di monitoraggio delle produzioni vinicole del territorio torinese attuato mediante la collaborazione con il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino e con il Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (DIVAPRA) dell'Università di Torino. 
I vini inseriti nella Guida "Vini DOC" svengono quindi sottoposti ad una ulteriore valutazione attraverso alcuni parametri analitici riconosciuti come indicatori di qualità e di salubrità,: ognuno di essi è in grado di rivelare informazioni sulle varie fasi del ciclo produttivo, dalla coltivazione della materia prima fino al processo di vinificazione. 
Le caratteristiche di eccellenza delle produzioni considerate nella Guida, che già emergono dal sistema di valutazione organolettica, vengono così completate con le informazioni provenienti dalle analisi chimiche. 
Il sistema di monitoraggio si propone come uno strumento di corretta informazione al consumatore, ma non solo, vuole anche poter fornire ad ognuna delle aziende produttrici indicazioni utili per il miglioramento delle produzioni evidenziando eventuali punti critici. 
A termine di confronto le informazioni ottenute vengono inoltre confrontate con l'analisi di vini di diversa qualità e territorio di provenienza. 

Le prime analisi del progetto sono state avviate nel 2010, fornendo da subito risultati estremamente interessanti, che confermano da una parte l'eccellenza dei vini selezionati e dall'altra la caratterizzazione delle modalità produttive di ognuna delle aziende interessate. 

I parametri presi in considerazione sinora sono stati: 

• Ocratossina A : è una micotossina prodotta da funghi che si sviluppano in particolare su uve lesionate, la presenza di residui è indice di una materia prima scadente. 

• Residui di fitofarmaci : con un corretto utilizzo e dosaggio in campo si dovrebbe riuscire a limitare al minimo la presenza di residui nel vino. 

• Residui di rame: da limitare attraverso accorti trattamenti in campo e durante la vinificazione contenendo l'uso di sali di rame. 

• Anidride solforosa: un additivo di essenziale utilità nel processo produttivo, si può migliorare la qualità delle produzioni anche attraverso la capacità di limitarne l'utilizzo con un corretto dosaggio e l'impiego di uve di buona qualità. 

• Ammine biogene : un parametro di grande interesse in grado di fornire informazioni sulla regolarità del processo di fermentazione soprattutto malolattica. 

Gli esiti analitici nel 2010 per tutti i parametri considerati sono stati estremamente positivi, in quanto i dati ottenuti fino ad oggi evidenziano come la situazione della produzione enologica di eccellenza della Provincia di Torino offra un quadro, oltre che caratterizzato da un elevata qualità produttiva, estremamente rassicurante dal punto di vista della sicurezza alimentare e della salubrità dei prodotti.